Urania
21 Settembre 2018
La luce dei lampioni
spacca in due l’oscurità
piccole questioni
prima di un conflitto generale
Va male quel che mangi
e pure quello che ascolti
eppure lo sapevi
che l’intestino non è fatto per pensare
i maledetti interpreti del tempo
hanno perso il tram
per ritornare indietro al futuro
come dei veri McFly
e aspettano il secondo
seduti sui binari
della stazione galattica
al centro del tumore
la destinazione era un posto chiamato Urania
prima della caduta delle mura di Roma
E ora il vento soffia dal mare
teso come una bestemmia
le impenetrabili balistiche del bene
tremano sulle finestre
So bene quel che senti
perché lo sento anch’io
per rincontrarsi in tutte le vite
come ti ho incontrata già
per poi invecchiare insieme tra i monti di Urania
fino alla fine del tempo e della memoria